Coll’ale al piede, e con altera fronte
Spicca Comante il vol, nè ‘l guardo abbassa;
Già in vetta a Pindo or vi s’adagia, or passa
Oltre le nubi, indi ricala al monte.

Grande per ogni via superna o bassa
Volteggia e danza intorno al sacro fonte;
Sfida quel Vate, e quel dietro si lassa,
E impallidisce ognuno a cui s’affronte.

Qual sia l’oggetto a cui lo sguardo arresta,
Di quel guardo lo stral qual raggio inserto
Moto, luce, calor, vita vi desta.

Stassi muto in disparte, e bieco incerto
Lo guata il Veglio Savonese, e in testa
Spesso rafferma il vacillante serto.