Freme Aquilone, assiderato è il polo,
fischiano i nudi boschi, il monte albeggia;
Poi ride il ciel, move dolce aura il volo,
Sciolta è la neve; il colle eil pian verdeggia.

Ma sferza il Sol, piega l’erbetta al suolo,
Inaridisce il rio, langue la greggia;
Poi ricco è il pian, scherza l’alato stuolo,
Fra i rossi tralci il villanel folleggia.

Chi tale incanto agli occhi miei colora?
Chi Bacco allegra, chi la state infiamma,
Chi rabbuffa l’Inverno, e adorna Flora?

Novo Prometeo al ciel s’alza e ne fura
Novi tesor: la colorante fiamma
Rapì Thompson al Sol, l’arte a Natura.